Riutilizzo creativo: non gettate le borsine di
plastica!
Mettendo a posto la cucina mi sono imbattuta in un deposito
(ormai dimenticato) di borsine per la spesa di plastica di vari colori. C’era
quella del fruttivendolo semitrasparente, quella frusciante rosso vivo del
mercato, la borsona maxi del negozio di arredamento per la casa, più varie
borsine provenienti dai più noti super e ipermercati italiani.
Da quando sono diventate illegali mi sono munita di borsone
di cotone per fare la spesa politicamente corrette e ho dimenticato le altre.
Poi ho avuto un’idea geniale, nata anche dalla mia nuova
passione per il crochet (il termine più cool per indicare l’antica arte dell’uncinetto).
Le userò come facevano le amiche di mia mamma negli anni ’70 (nulla si inventa
davvero a questo mondo) e ho iniziato a sfettucciare le mie odiate/amate
borsine.
Che sorpresa! Che meraviglia… anche la più orrenda bustina
stropicciata si trasformava in qualcosa di originale e affascinante. Borse per
ri-fare la spesa, coprivasi, contenitori semirigidi, e sono solo all’inizio di
questa magica attività.
Per il momento ho scoperto che: le borsine dei supermercati
più noti, avendo delle scritte molto grandi su fondo bianco, creano motivi
decorativi a sorpresa che vanno dall’astratto al naturalistico.
Quelle a tinta unita, ovviamente, sono ottime per fare le
righe, quelle della piccole della farmacia con evanescenti pattern verdini o
azzurrini danno vita ad un delicatissimo tessuto melange.
E poi la consistenza, c’è tutto un mondo da scoprire:
morbide, croccanti, resistenti.
C’è un unico problema: la mia riserva di borsine di plastica
sta per terminare, cosa farò quando saranno finite?
Niente paura, se proprio si vuole continuare a produrre
qualche pezzo ex-novo, niente di meglio delle nuove buste biodegradabili e compostabili o
meglio ancora in mater-B, sono morbidissime e setose.
Ma è meglio non farsi prendere troppo dall’entusiasmo o si
finisce per diventare dipendenti e consumisti anche se di materiali organici e
politicamente corretti.
Meglio cercare di dare nuova vita a quelle vecchie che si
accumulano man mano, poi magari cercarsi un nuovo passatempo.